1.Quando e come hai iniziato a praticare il tuo sport?
All'età di 5 anni i miei genitori mi portarono in piscina, da subito a mio agio nell'acqua, soprattutto sotto la superficie, ricordo ancora il mio gioco preferito in vaschetta piccola, il recupero degli oggetti sul fondo. Da li a pochi anni l'ingresso nella squadra agonistica di nuoto, la piscina era a 45km da casa mia e ogni giorno era una corsa dall'uscita da scuola, il pranzo in macchina mentre i miei genitori guidavano e l'inizio dell'allenamento in vasca, tanti sacrifici ma le soddisfazioni non tardarono ad arrivare, per anni campione regionale siciliano, sempre presente per i campionati italiani di categoria e assoluti, dapprima nel delfino, poi molto di più nel dorso, ma anche li il mio punto di forza erano le subacquee, avevo scoperto che riuscivo ad andare al doppio della velocità sott'acqua rispetto al nuoto in superficie quindi sfruttavo quei 15m consentiti per vasca sempre fino all'ultimo centimetro. Parallelamente al nuoto e al cloro, c'era l'amore per il mare, il sale e la pesca, la pesca subacquea. Iniziando da autodidatta non sapevo e non comprendevo molte cose, da li l'esigenza di frequentare un corso di apnea, scelsi un corso Apnea Academy e li cominciai a modificare il mio approccio con l'acqua e con l'apnea, iniziavo si a catturare qualche pesce più importante quando andavo a pescare e anche in vasca ricominciai a migliorare i miei tempi. Nel 2015 riuscii a portare avanti il mio percorso in apnea diventando istruttore Apnea Academy nel 2016. Da li a poco mi avvicinai anche al mondo delle competizioni in apnea e nel 2017 arrivò la prima convocazione in Nazionale, la mia specialità era, ed è tutt'ora, l'Apnea Endurance. Continuavo ad allenarmi ed a gareggiare per il nuoto e l'apnea, ma adesso era l'apnea a darmi maggiori soddisfazioni, tanti record italiani (19) e un Record del Mondo nelle specialità endurance fino all'argento mondiale del 2018, al bronzo europeo del 2019, ai due argenti (nella 8x50 e nella 16x50 endurance) al Mondiale di Belgrado 2021 e all’argento mondiale anche nell’Apnea Speed 100m e il bronzo nella 8X50 endurance agli ultimi Campionati del Mondo di Apnea Indoor disputati a giugno 2022 nuovamente a Belgrado. Dal 2019 ho smesso con le gare di nuoto, ma ho iniziato con quelle di nuoto pinnato, la mia settimana prevede 6 allenamenti di nuoto/nuoto pinnato, due allenamenti specifici per l'apnea, due sedute in palestra e l’allenamento mentale specifico quotidiano e costante. Tra un allenamento e l'altro sono a lavoro, sempre in vasca, dove provo a trasmettere la mia passione per l'acqua dai più piccoli ai più grandi. Ad oggi, mi alleno e competo in tutte le discipline dell’apnea indoor ed outdoor, pur avendo l’Endurance come mia priorità al momento. Detto ciò non ho una giornata tipo, ogni giorno è diverso dall’altro, quando devo affrontare più sedute di allenamento in acqua nello stesso giorno ne faccio una al mattino e l’altra al pomeriggio/sera, diversamente preferisco allenarmi al pomeriggio, incastrando al meglio i turni di lavoro e gli allenamenti.
2. Cosa ti piace di più del tuo sport?
L’apnea mi attrae perché è una continua scoperta di se stessi, ti costringe e ti aiuta a superare i tuoi limiti mentali, a sconfiggere i tuoi demoni. In acqua, in apnea, è dove mi sento vivo al 100%, una sensazione unica che nessun altra cosa riesce a darmi.
3. Quali sono le 3 doti fondamentali per eccellere nel tuo sport?
Parlando di dote, in quanto qualità avuta in dono dalla natura, non credo bisogna averne in maniera necessaria, le discipline dell’apnea sono molte e diverse tra loro, tutti possono praticarle e mirare a risultati di tutto rispetto, ciò che richiedono per eccellere nell’agonismo è tutto frutto di allenamento e dedizione. Parlando di doti acquisite invece, sicuramente una preparazione fisica impeccabile e multisfaccettata, un’alimentazione ed integrazione curata e personalizzata ed una preparazione mentale specifica, importante per tutti gli sport, fondamentale per l’apnea.
5. Quali esercizi pratichi abitualmente per allenarti?
Nei mesi di “carico” nuoto 6/7 km al giorno, tra nuoto e nuoto pinnato (quindi con le pinne e con la monopinna), per 6 giorni la settimana, in più 2/3 volte la settimana l’allenamento in acqua si raddoppia con l’allenamento specifico in apnea, soprattutto con la monopinna, altre 2 volte la settimana inserisco la palestra, tra sala pesi e allenamenti HIIT, ogni giorno mi sveglio e mi scaldo prima di entrare in acqua con esercizi di stretching e mobilità articolare, parecchia cura rivolgo ovviamente agli esercizi di respirazione, potenziamento del diaframma ed elasticità toracica. Quotidianamente dedico del tempo all’allenamento mentale, con esercizi specifici del training autogeno, training mentale, mental imagery e gestione del focus; è una vera e propria “palestra” per il mio cervello, come accade per i muscoli, in maniera un po' differente, ma anche i neuroni si modificano, stabilendo nuove connessioni e rinforzando quelle esistenti, la cosiddetta “plasticità neuronale”.
6. Che rapporto hai col cibo?
Il mio rapporto col cibo è tra i migliori da sempre, sono siciliano e sono anche stato abituato bene da piccolo al buon cibo ed alla sana alimentazione. Non ho particolari divieti riguardo l’alimentazione, posso e mi piace mangiare tutto e variare ogni giorno, importante fare pasti equilibrati con la giusta dose di carboidrati, proteine e fibre. Per quanto riguarda le dosi, visto quanto mi alleno, anche la mia nutrizionista mi ha raccomandato “non ti alzare da tavola prima di sentirti davvero sazio”.
7. Per gli sportivi, oltre a una corretta alimentazione è importante anche l'integrazione, che tipo di integratori utilizzi? Che beneficio hai notato?
L’integrazione diventa fondamentale, soprattutto con certi carichi di lavoro, ma deve essere un supporto dopo l’alimentazione, mai un sostituto. In apnea il nostro corpo si adatta all’immersione, ma per una serie di reazioni a catena, ci porta a perdere molti più liquidi (e sali) del normale, per questo integro sempre con sali minerali, prima, durante e dopo l’attività. Utilizzo la creatina e l’arginina, che mi aiutano a mantenere le riserve muscolari e ad avere un’adeguata irrorazione anche durante la performance in apnea. Per il recupero ricorro agli aminoacidi ramificati e alla glutammina e/o alla beta-alanina per meglio tollerare la fatica e facilitare il recupero.
8. Assumi integratori anche mentre ti alleni o in gara? In che modo?
Si, tutti quelli descritti nella risposta 7, in più prendo dei funghi medicinali, in particolare il Reishi e il Cordyceps, con proprietà antiossidanti, rinforzanti (anche per il sistema immunitario) e stimolanti. Li prendo prima dell’allenamento e prima della gara, come faccio anche per i sali minerali; creatina ed arginina solo per l’allenamento; gli aminoacidi prima della fase anabolica più significativa, quindi prima di andare a dormire.
9. Quali benefici hai notato utilizzando i prodotti Kiron?
Atena mi aiuta a mantenere alta la concentrazione e la giusta energia fisica per affrontare al meglio ogni competizione;
Con Dionisio riesco a mantenermi sempre idratato ed a recuperare velocemente le energie per concludere anche gli allenamenti più lunghi ed impegnativi;
L’utilizzo di Eetedis, post allenamento, mi aiuta a recuperare più velocemente dopo gli allenamenti di forza in acqua ed in palestra;
Con Argea le tendiniti, dovute all’utilizzo di pinne e monopinne quotidianamente, sono diventate solo uno brutto ricordo.
10. Quali consigli daresti a chi pratica il tuo sport a livello agonistico dal punto di vista dell'alimentazione e dell’integrazione?
Consiglierei sicuramente di farsi seguire da un buon nutrizionista e di scegliere degli integratori italiani sicuri e controllati (e sicuramente di non ordinare online in base alle offerte senza conoscere bene da dove provengono certi prodotti). Per ottenere il meglio devi affidarti ai migliori.
11. E invece a chi pratica il tuo sport a livello amatoriale?
Per gli amatori darei gli stessi consigli, perché comunque riguardano il vivere bene e tutelare la propria salute, al di là delle performance agonistiche.
12. Quali sono le problematiche fisiche più frequenti nel tuo sport? Hai qualche rimedio rapido o trucco per prevenirle?
Le problematiche più comuni possono riguardare traumi ed infiammazioni/tendiniti dovuti all’utilizzo di attrezzi propulsivi impegnativi per articolazioni e tendini (pinne e monopinne). Il consiglio più utile è quello di riscaldarsi sempre perfettamente prima di affrontare un allenamento o una gara e di fare esercizi che rinforzino costantemente certe strutture. Quando la tendinite arriva comunque è importante non forzare e dare il tempo di recupero adeguato e ricorrere a rimedi come ARGEA, che fa miracoli. Un’altra problematica potrebbe riguardare la fatica mentale, in apnea molto più marcata. Ciò aumenta il rischio di overtraining, ma un buon piano di allenamento e il restare sempre “in ascolto di se stessi” scongiurerà ogni problema.
13. Hai un rito scaramantico prima della gara?
Onestamente no, anni fa ne avevo e li ho eliminati, sono solo agganci mentali errati che possono compromettere una performance importante dopo il lavoro di anni. Le medaglie ed i record si conquistano ogni giorno in allenamento, in gara si va solo per divertirsi e “ritirare” ciò che è già nostro.
14. Un consiglio a chi vuole avvicinarsi al tuo sport (bambini o adulti)?
L’apnea non è solo uno sport, ma uno stile di vita ed un modo per capire meglio noi stessi, ed il mondo sommerso è un mondo parallelo che riserva tanta bellezza nascosta lì, sotto la superficie, basta davvero poco per innamorarsene.
15. Che rapporto hai con gli altri sport? Ne segui qualcuno in particolare?
Oltre l’apnea e il nuoto pinnato (entrambi sia indoor che outdoor) che pratico, seguo il nuoto (il primo amore non si scorda mai)