Quando e come hai iniziato a praticare il tuo sport?
Ho iniziato a praticare l’atletica leggera nel 2010, quando a Imola ho corso la mia prima gara sui 100m. Ero ancora inesperta e la protesi che utilizzavo non era sofisticata come quelle di oggi, ma ho potuto sentire fin da subito la bella sensazione del vento in faccia che tanto mi mancava.
Cosa ti piace di più del tuo sport?
Mi piace il dinamismo, il fatto di esplorare il limite ed inoltre la possibilità che ti dà di conoscere il mondo.
Quali sono le 3 doti fondamentali per eccellere nel tuo sport?
Bisogna essere costanti, determinati e resilienti.
Descrivici la tua giornata tipo
Ho sempre cercato di non avere giornate tipo troppo ripetitive per non annoiarmi e perdere la creatività, però è indispensabile avere un equilibrio ed una stabilità quando stai costruendo un lavoro importante. La mattina mi vado ad allenare al campo, poi torno a casa e assaporo il pranzetto che mi prepara di solito mio marito; riposo qualche ora a casa e in genere vengo tempestata di chiamate, e-mail o richieste di vario tipo, quindi il pomeriggio passa in fretta. La sera esco a fare un giro se non sono troppo stanca. Devo sempre incastrare altri impegni, come tutti, e spesso mi riesce bene organizzare ogni cosa, vita sociale compresa.
Quali esercizi pratichi abitualmente per allenarti?
In campo facciamo allenamento di velocità o di salto in lungo, con esercizi di riscaldamento con i “cinesini”, skip, andature, allunghi. Facciamo anche il salto in lungo da fermo con una sola gamba e altri esercizi per svegliare i neurorecettori. In palestra invece sviluppiamo la forza e potenziamo il cuore.
Che rapporto hai col cibo?
Ho un buon rapporto. So quello che mi fa bene e quello che invece mi fa solo gola, quindi senza fare diete esagerate tengo un equilibrio che mi faccia sentire in forze e ben nutrita. Ho la fortuna di avere un cuoco in casa quindi buona parte della settimana non devo cucinare, ma solo esprimere desideri.
Chiaramente seguo un’alimentazione più rigida durante i periodi gare, in cui è necessario non sgarrare.
Per gli sportivi, oltre a una corretta alimentazione è importante anche l'integrazione, che tipo di integratori utilizzi? Che beneficio hai notato?
Da quando ho iniziato ad utilizzare i prodotti Kiron, in particolare gli integratori Dioniso e Poseidon ho notato che sono spariti i giramenti di testa o i cali di pressione durante gli allenamenti. In particolare, nel periodo estivo, quando si suda molto e si perdono sali è fondamentale reintegrarli immediatamente. Per la pesantezza delle gambe ho fatto dei rinfrescanti impacchi con Argea, che con la sua argilla ti fa sentire come su una spiaggia di Lampedusa.
Sto provando anche Minervit e A10A Atena e mi stanno dando effetti benefici.
Assumi integratori anche mentre ti alleni o in gara? In che modo?
In gara mi porto con me sempre Ares, per il reintegro immediato: l’ho utilizzato prima della gara dei 100m a Tokyo e anche durante la gara del salto in lungo che richiede uno sforzo più prolungato.
Inoltre, ho sempre con me nel borsone le creme per fare i massaggi riscaldanti pre-gara o defaticanti post gara.
Quali benefici hai notato utilizzando i prodotti Kiron?
Ho notato più lucidità e più energia.
Quali consigli daresti a chi pratica il tuo sport a livello agonistico dal punto di vista dell'alimentazione e dell’integrazione?
Direi di ricordare che siamo ciò che mangiamo e quindi che la macchina del corpo umano va alimentata con il giusto carburante per poter funzionare bene e a lungo. L’integrazione alimentare a livello agonistico è necessaria davvero, perché va a supportare quello sforzo che normalmente una persona non farebbe. Anche le prestazioni cambiano, in quanto con una corretta alimentazione, abbinata ai corretti integratori, presi anche in giusta dose e nel momento corretto, il risultato sportivo acquisisce più corposità.
E invece a chi pratica il tuo sport a livello amatoriale?
Chi lo fa a livello amatoriale sicuramente ha meno bisogno di un integratore, ma secondo me non fa mai male dare un piccolo aiuto naturale al nostro corpo che comunque è sollecitato da fonti di stress e stanchezza.
Quali sono le problematiche fisiche più frequenti nel tuo sport? Hai qualche rimedio rapido o trucco per prevenirle?
Nella velocità e nel salto in lungo le problematiche più frequenti sono le contratture muscolari, gli stiramenti e nel mio caso molti dolori alla schiena. Il vero segreto è la prevenzione, che consiste nel prendersi cura dei propri muscoli sia nutrendoli bene che scaldandoli bene prima delle prove veloci. Come rimedio post traumatico ci sono un sacco di terapie come la Tecar, le radiofrequenze, ma anche massaggi rilassanti con oli essenziali come Eetedis, col quale mi trovo molto bene.
Hai un rito scaramantico prima della gara?
In tutti questi anni non ho mai creato un rito scaramantico, ma guardandomi indietro vedo tutti i colori degli smalti cambiati prima di ogni gara, così come momento mio in cui, calma, mi passo lo smalto sulle unghie prima di uscire e andare a ruggire.
Un consiglio a chi vuole avvicinarsi al tuo sport (bambini o adulti)?
L’atletica non ti farà mai stare in panchina, quindi bisogna essere pronti ad essere protagonisti della scena e responsabili delle proprie azioni, dentro e fuori dal campo. Un consiglio è quello di lasciarsi guidare da chi ne sa più di noi per poter imparare fin da subito la tecnica giusta e prevenire gli infortuni e quindi piano piano imparare a godere della bellezza di questo sport.
Che rapporto hai con gli altri sport? Ne segui qualcuno in particolare?
Mi piacciono altri sport come la pallavolo, lo snowboard, il pattinaggio artistico; li seguo solo ogni tanto, ma con passione. In generale sono innamorata dello sport e della sua forma artistica.