La fibromialgia è una sindrome abbastanza comune (molto più comune di quello che si pensi) caratterizzata da sintomi come dolore muscolare in diverse aree dolenti del corpo chiamate proprio “punti dolenti” e di affaticamento.

È chiamata anche “la malattia invisibile” poiché l'entità e la natura complessive dei numerosi sintomi variano da persona a persona. Questi sintomi, in più, possono essere cronici o mantenere un andamento altalenante nel tempo, comparire e scomparire in momenti chiavi dell’anno (come i cambi di stagione). Per questo è così difficile ancora oggi ottenere una diagnosi accurata e certa di fibromialgia.

In realtà, in relazione ai livelli di gravità e della sintomatologia (che come abbiamo detto cambia da persona a persona), di fibromialgia accertata in Italia soffrono molte più persone di quanto si pensi. Infatti, capita molto spesso che questa non venga diagnosticata per anni, e scambiata per altre patologie. In questo modo, non capendo la reale natura dei propri sintomi, le persone spesso si ritrovano a passare da un medico all’altro, da un esame all’altro, da una cura (inefficace) all’altra per molti anni prima di giungere alla diagnosi.

Per fortuna, esistono dei centri specializzati in fibromialgia in Italia e dei medici che conoscono bene la sindrome, che hanno condotto diversi studi al riguardo. Tuttavia, purtroppo, ancora, la maggior parte dei pazienti ha molte difficoltà a ricevere una diagnosi corretta. Per questo è chiamata la “malattia invisibile” ed è così importante riuscire a individuare i sintomi e soprattutto applicare dei rimedi casalinghi e naturali come il nostro balsamo anti-infiammatorio Eetedis e i nostri impacchi di argilla Argea.

 

Di fibromialgia si muore?

Una condizione così ancora poco conosciuta e difficile da diagnosticare come la fibromialgia può spaventare.

Come l'artrite, la fibromialgia è considerata una condizione reumatica perché colpisce i muscoli, le articolazioni e le ossa, e dunque spesso viene scambiata per quest’altra condizione. Il termine “fibromialgia” deriva dal latino “fibra”, per tessuto fibroso, dalle parole greche “mys” per muscolo, e “algia” per dolore. Questa malattia non danneggia gli organi e non è quasi mai pericolosa per la vita, sebbene possa avere un impatto significativo sulla qualità della salute mentale portando ad altri problemi (di natura psicologia, come la depressione grave).

La fibromialgia condivide alcuni sintomi con l'artrite, tra cui dolore cronico e affaticamento. Tuttavia, la condizione non danneggia le articolazioni o i muscoli e l'infiammazione non gioca un ruolo significativo, sebbene molti dei cossi detti “punti dolenti” si trovino vicino alle articolazioni.

A differenza dell’artrite, inoltre, la fibromialgia non è una condizione degenerativa. I sintomi dei pazienti possono migliorare dopo la diagnosi e il trattamento. Per questo è così importante riuscire ad arrivare a una diagnosi certa nel più breve tempo possibile, in modo tale da poter cominciare a trattare la sintomatologia e dare un supporto psicologico alla persona affetta.

 

Come si fa a scoprire se hai la fibromialgia?

A causa della numerosa gamma di sintomi associati alla fibromialgia (in alcune pubblicazioni scientifiche di parla di più di 100 sintomi), per individuare la patologia, oltre al medico curante di riferimento, è opportuno affidarsi a un team di specialisti. Di solito, di questa squadra fanno parte anche un fisioterapista e possono essere coinvolti un chiropratico, neurologo, un fisiatra e psicologo o psichiatra (come accennato, per aiutare i pazienti a convivere con la condizione).

Dunque, si può arrivare a una diagnosi di fibromialgia tramite la cooperazione di più specialisti e attraverso dei test come ad esempio quello che riguarda i “punti dolenti”.

In uno dei possibili esami per capire se si è affetti da fibromialgia, lo specialista tocca dei punti ben precisi della schiena del paziente esercitando una leggerissima pressione. I punti sono in totale 19. In base alla risposta del paziente (dolore o non dolore al tocco), si fa la conta di quanti punti dolenti risultano sensibili. Tramite il calcolo di un punteggio, se questo supera un certo numero, allora, è possibile che si tratti di fibromialgia.

 

Fibromialgia: i sintomi

Le condizioni reumatiche sono particolarmente comuni in quelli con fibromialgia. Si stima che molti fibromialgici soffrano anche di lupus eritematoso sistemico, spondilite anchilosante o artrite reumatoide.

I sintomi di queste condizioni coesistenti possono sovrapporsi a quelli della fibromialgia, portando a un ritardo nella diagnosi (già complessa). In più, un'ulteriore complicazione nella diagnosi è rappresentata dall’inesistenza di un unico test diagnostico ampiamente accettato da tutta la comunità scientifica per la fibromialgia (quello descritto riguardo i “punti dolenti” infatti, è solo uno dei possibili).

Ad oggi, per diagnosticare la fibromialgia si va per esclusione. Si effettuano diversi test per le patologie che più le somigliano come sintomatologia, e se questi ultimi risultano negativi allora si comincia a delineare la possibilità che possa trattarti di fibromialgia (per esclusione, per l’appunto).

Quando un individuo ha la fibromialgia, il cervello reagisce in modo eccessivo ai segnali di dolore, abbassando la soglia di sopportazione in diverse parti del corpo. Non si sa ancora cosa scateni questa reazione, anche se in alcuni casi sembra essere legata a un evento stressante o traumatico, a un’altra malattia, o a un infortunio. Si parla di sintomi di fibromialgia più che altro, infatti, quando si parla di condizioni di dolore cronico ai muscoli.

Come accennato, i sintomi possono anche attenuarsi considerevolmente o addirittura scomparire per giorni, mesi o più, per poi riapparire in un secondo momento. L’imprevedibilità della sintomatologia la rende una malattia molto difficile da diagnosticare e mette a dura prova anche il benessere psicologico del paziente.

Il numero e il tipo di sintomi della fibromialgia variano a seconda dell'individuo, ma sono comuni:

  • Dolore cronico e rigidità muscolare
  • Affaticamento
  • Problemi di sonno
  • Deterioramento cognitivo (calo dell’attenzione, come sentirsi avvolti da una nebbia costantemente)

 

Quali sono i dolori della fibromialgia?

Il dolore corporeo può variare da basso e costante, a una sensazione di bruciore, o a un livello lancinante. Il dolore può essere aggravato da diversi fattori, come l'attività fisica, il clima freddo o umido, lo stress o perfino l'ora del giorno.

Un segno caratteristico della fibromialgia sono i piccoli punti sensibili intorno al corpo noti come punti dolenti. Si tratta di aree circoscritte nel tessuto muscolare e tendineo del corpo. Il dolore della fibromialgia si irradia da questi punti, che come abbiamo visto sono 19 e vengono usati come test per una possibile diagnosi.

 

Come si può curare la fibromialgia?

Ad oggi, non c’è una cura definitiva per la fibromialgia. Ma esistono tantissime persone che hanno imparato a convivere con i sintomi riprendendo in mano la propria vita, senza lasciarsi sopraffare dalla condizione cronica di dolore e affaticamento. Tutto quello che si può fare per intervenire, infatti, è trovare metodi efficaci per alleviare i sintomi.

Fortunatamente, molti pazienti con fibromialgia vedono un miglioramento dei loro sintomi dopo che la diagnosi è stata stabilita finalmente con certezza. Infatti, solo una volta compresa la natura dei sintomi è possibile trattarli in modo corretto.

Il trattamento per la fibromialgia è generalmente personalizzato da persona a persona e ha diverse sfaccettature (proprio perché non esiste un solo farmaco che possa ricoprire tutta la sintomatologia). Ad esempio, l'esercizio fisico a basso impatto, i cambiamenti nella propria dieta, la terapia fisica e anche un aiuto psicoterapeutico (per la gestione del dolore cronico) sono alcuni approcci tipici che possono aiutare a gestire questa malattia dai 100 sintomi.

In più, vista la natura infiammatoria del dolore cronico, per la fibromialgia può essere d’aiuto anche l’uso dei nostri prodotti naturali: Eetedis e Argea.

Eetedis rappresenta un valido alleato in caso di muscolatura dolorante e contratta. A base di oli essenziali, salicilati naturali e Artiglio del Diavolo, le sue proprietà anti-infiammatorie sono ulteriormente potenziate dalla presenza dell’Echinacea Pallida, un fitoestratto particolarmente efficace in presenza di infiammazioni.

Applicato più volte durante le ore diurne sulle zone doloranti, Eetedis dona sollievo e contribuisce al recupero da traumi di natura muscolare e articolare.

Le sue proprietà possono inoltre essere sfruttare in abbinamento ad Argea, il nostro prodotto a base di impacchi pronti all’uso che combinano 12 oli essenziali con estratti naturali concentrati, argilla bianca e verde micronizzata nonché ventilata. Gli impacchi di Argea sono ideali per accelerare il recupero da:

  • Traumi
  • Distorsioni
  • Infiammazioni tendinee
  • Affaticamenti muscolari
  • Fratture malleolari

L’utilizzo di Eetedis durante le ore diurne, in combinazione agli impacchi di Argea durante la notte, può contribuire a donare sollievo ed accelerare i tempi di recupero in maniera del tutto naturale.